Un’ottima annata per Vinitaly il salone internazionale del vino e dei distillati, che si tiene a Verona dal 1967, con cadenza annuale. Quest’anno anche Garoom.it era presente per raccogliere le emozioni del ritorno a Verona Fiere dopo ben due anni di stop forzato. Saltate infatti le edizioni 2020 e 2021, per gli operatori del settore c’era fervida attesa per questa edizione che ha riscosso un enorme successo, non solo nei numeri ma soprattutto nelle partecipazioni arrivate da paesi stranieri.
Boom di presenze estere al Vinitaly 2022
Ben 25000 operatori giunti dall’estero per la manifestazione italica più importante del settore wine-business, a conti fatti il 28% delle 88000 partecipazioni di quest’anno, un vero e proprio boom di biglietti. Gli interessi per il vino italiano salgono in tutto il mondo, gran parte degli operatori arrivano in fiera per trovare nuove partnership, nuove collaborazioni ma soprattutto la voglia di provare nuove produzioni, proprio perchè nuove produzioni significa novità, una parola da non sottovalutare per i mercati stranieri.
Nella classifica delle presenze estere c’è un nuovo assetto dove al primo posto la spuntano gli Stati Uniti seguiti subito dopo dalla Germania, al terzo posto il Regno Unito, ma al quarto posto sorpresa del Canada che spodesta la Cina (quest’anno in netta assenza) e supera la Francia alla quale seguono Svizzera, Belgio, Olanda, Repubblica Ceca e Danimarca. Fuori dal panorama europeo confermano la loro presenza Singapore, Corea del Sud e Vietnam, cresce la presenza dall’India e si dimezza l’Oceania, sorpresa di quest’anno L’Africa che va oltre il raddoppio.
L’opinione del Direttore Giovanni Mantovani
Per il direttore di Verona Fiere Giovanni Mantovani, Vinitaly 2022 è un vero successo da non dare per scontato, dopo una lunga attività di collaborazione e ascolto con le aziende del settore, si lavora al prossimo biennio per incrementare la presenza di compratori esteri, la scommessa sul futuro.
Un evento nell’evento: Olioliva 2022
Evento nell’evento, Oliooliva 2022 il salone sulla filiera dell’olio di oliva, la XXIII edizione viene presentata in pieno corso al Vinitaly dalla camera di commercio delle Riviere e si terrà ad Imperia dal 4 al 6 di Novembre. La manifestazione si divide tra esposizione, fiera, approfondimenti scientifici e culturali, non si può mancare, a maggior ragione quest’anno.
Tra emozione e voglia di tornare
In conclusione è stato stupendo tornare a Vinitaly, c’era bisogno di respirare di nuovo quest’aria di orgoglio italiano, tornare a curiosare tra gli stand, degustare e farsi raccontare storie di vini e di cantine. Emozionarsi, la parola chiave di Vinitaly, quella con la quale tutto questo mondo si muove, della quale non si può fare a meno, trasmettere passione ed emozionare ed allo stesso tempo emozionarsi e farsi travolgere da queste incredibili esperienze sensoriali.
Ma Vinitaly non è solo questo, Vinitaly è scuola di vita, Vinitaly è un insieme di vite che si intrecciano in un posto ed in un periodo preciso dell’anno per raccontarsi e farsi raccontare. Sottobanco avviene la magia, nel retro tra una chiacchiera ed un attimo di pausa per rifiatare, in pochi minuti e se sei nel posto giusto trovi un tesoro, è un attimo, e tu sei lì per caso e ti raccontano una storia.
Una storia vera, perchè l’aspetto più interessante di Vinitaly è la possibilità di assorbire storie vere, storie importanti, fatte di uomini e di donne, fatte di sacrifici e di tanto impegno, fatte di orgoglio e dedizione fatte di amore e di passione fatte anche di piccole produzioni che non scelgono la quantità ma la qualità non solo del prodotto ma anche del compratore, una scelta non da poco che sembra fare sempre più la differenza, una scelta che speriamo di ritrovare anche l’anno prossimo.
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