Partenza
Sveglia alle 5:30, mi alzo e con la velocità di un bradipo mi preparo a partire, fuori è freddo nonostante il clima delle campagne parmensi sia quasi sempre mite. Alle ore 6:00 precise tappa obbligata per la colazione da Arte Dolciaria a Parma non molto lontana dall’ingresso in autostrada, cappuccino e veneziana, ora sembra che tutto si stia mettendo in moto davvero, poco dopo al casello la barra si alza il telepass fa bip, autostrada, direzione Bologna, destinazione Rimini, Sigep.
Arrivati, piove, trovo parcheggio, scendo dall’auto e seguo la folla, andiamo tutti verso le torri davanti al grande ingresso, finalmente si entra e nell’aria si avverte quel buon aroma come di vaniglia, il classico aroma da pasticceria, suggestione?
La magia del Sigep
Non lo so, procedo spedito verso l’area competizioni, c’è il Maestro Massari in giuria, intento ad assaggiare e a valutare una composizione di cioccolateria fatta dalla nazionale peruviana, urla, applausi e tifo indiavolato e ancora abbracci, bandiere, giacche bianche ed ovunque quell’aroma di dolce.
Incantato ed estasiato resto a guardare per un abbondante mezz’ora, poi la speaker annuncia l’ora, sono le 11:30, è tardissimo e come il coniglio di Alice mi avvio frettolosamente in direzione dell’area bakery e pastry dove gli aromi si fanno più intensi, ora il dolce si mischia al salato. Passando da uno stand all’altro ci sono numerosi manicaretti di prova in cottura, pizze, focacce, croissant, brioches e torte.
L’aria è quella di una festa ad Hobbiville, ritrovo amici e conoscenti, ci si saluta, ci si abbraccia e poi le classiche domande di rito, le battute gli scherzi. Il tempo è inesorabile e tutti dobbiamo tornare al nostro lavoro, ma il bello del Sigep è anche questo, un punto di partenza e di ritrovo tra famiglie di professionisti della ristorazione.
Sigep: valori e persone
Quello che voglio raccontarvi del Sigep di quest’anno non passa solamente attraverso una delle migliori organizzazioni di sempre, non passa attraverso i numeri che hanno sfiorato le cifre del 2020 impegnando il personale fieristico al massimo nella giornata di lunedì, ma passa attraverso il sorriso delle persone che erano lì a rappresentare le loro aziende e se anche tu fossi stato lì con me, avresti visto nei loro occhi la gioia e la passione che superavano di gran lunga la stanchezza, lo stress, il mal di testa e il mal di schiena.
Aziende che investono nel fattore umano
Non voglio fare pubblicità, non l’abbiamo mai fatta con Garoom.it, ritengo però giusto fare degli apprezzamenti diretti ad alcune aziende, si nota chiaramente che hanno investito sul personale e che hanno scelto le figure più giuste da mandare ad un evento così importante.
La prima fra tutte è la Irinox che ha puntato moltissimo sull’aspetto umano, ho avuto modo di passare circa quaranta minuti nel loro stand entrando in contatto con uno dei loro rappresentanti, il quale oltre a mostrare e spiegare realmente bene la novità esposta in fiera ha saputo trasmettermi le sue emozioni e la sua passione. Si vedeva chiaramente che ci credeva davvero in quello che mi spiegava e lo faceva pur sapendo che non sarei stato un papabile cliente.
Per non parlare dell’accoglienza ricevuta nel mega spazio riservato alla Carpigiani, mi sono sentito come ospite a casa loro, sorrisi, tanti volti giovani e quella voglia di stupirti che non si esaurisce mai, presentandoti tra una degustazione di gelato e l’altra i nuovi arrivi e le nuove tecnologie tutte colorate, fatte apposta per essere messe in bella vista nelle future gelaterie di tutto il mondo, si avete capito bene, di tutto il mondo.
Spazio non solo alla tecnologia e ai macchinari ma anche al packaging, visitare Bombonette è sempre entusiasmante, la ricerca per i colori e per le forme è importante per ottenere un risultato pratico ed elegante ed anche qui la persona al centro, il sorriso e le emozioni accompagnate a strette di mano, fanno da cornice alla professionalità ed alla qualità delle scelte importanti.
Sigep 2023 il salone del gelato artigianale leader globale
Un’energia positiva che si respirava ovunque riportando più di mille imprese in 28 padiglioni, per un totale di centotrentamila metri quadrati di esposizione. Quest’anno più di tutti il made in Italy del dolce proietta all’estero tecnologia e talenti, affermandosi nuovamente come evento leader mondiale per la gelateria artigianale, settore in fortissima espansione a livello globale.
E così la mia avventura a Sigep 2023 si conclude, recuperando giacca e zaino dalle gentili hostess del servizio guardaroba, salutando le gentili colleghe delle sala stampa e avviandomi verso l’auto che mi avrebbe ricondotto nuovamente in autostrada in direzione Parma.
Caro Sigep non mi stanchi mai, e anche se arrivi dopo i pranzi e le cene natalizie, pur cominciando l’anno con i buoni propositi e le diete, resto della solita conclusione, c’è sempre spazio per il dolce.