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Il 2024 è già iniziato, si affollano i pensieri ed i quesiti sull’anno che sarà, per noi di Garoom.it il sentiero è già tracciato, ci siamo preparati con anticipo per non deludere le aspettative.

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Ma che anno sarà il 2024?

La voce internazionale della ristorazione si divide su più fronti con tanto di trincea, ogni spicchio del mondo racconta una verità diversa, c’è da portare l’acqua ai propri mulini, altrimenti niente grano a fine anno ed il povero Don Chisciotte resta a guardare, non fa più tendenza, manco avesse commesso qualche “errore di comunicazione”, non mi pare sponsorizzasse alcuna mega azienda del food.

Il 2024 lascia poco spazio alle interpretazioni, l’inflazione galoppa, le cinghie si stringono ed i prezzi si alzano follemente. Il consumatore diventa attentissimo a tutto, pretende qualità e trasparenza, ma andiamo per gradi.

2024 Ristorazione: su quali trend puntare. martin reise

La ristorazione fa acqua da tutte le parti.

“Acqua premium is the new champagne”, si fa per dire secondo alcuni, non per questa volta, si fa sul serio, lo stile di vita sano, mangiare “healthy” come piace tanto dire agli amici d’oltre manica sta radicando prepotentemente nella generazione Z che già nel 2023 aveva battuto un colpo ben chiaro sulle tavole del bel paese e che per il 2024 sembra non solo confermare ma incentivarne il trend.

Attenzione a quale acqua bere o accostare a quale pasto, sommelier dell’acqua, carta delle acque e poi cocktail “no alcol”, insalate da bere, fermentati e largo alla kombucha, bevande gassate in forte calo.

Questo consumatore non consumistico è attento all’alta qualità di vita e di materia prima, premia il valore e cerca il meglio, riscopre le botteghe di paese, vuole la tradizione ed evade dalla metropoli in cerca del country, con quel senso di libertà che fa gola anche ai big della Milano da bere.

Il rovesciamento della medaglia del lusso, scusate il gioco di parole, che perde di materialismo ma che si arricchisce di materia prima, che non bada alla sedia di design se essa non esprime un valore reale ed aggiunto, una sedia che resta semplicemente una sedia. Una generazione che non è attratta dalla farina di grillo e carne sintetica, una generazione che vuole mangiare bene e sano e che non vuole sostituire nessun alimento.

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Cambio di rotta.

Nel 2024 assisteremo al cambio di rotta, ma non come lo immaginiamo, non si tratta semplicemente di guardare la bussola e capire dove andare, ma bisognerà invertire il piano, il sotto diventerà il sopra e viceversa, come nel film dei pirati dei caraibi la generazione Z sta facendo rollare la nave della ristorazione.

Ed ecco rispuntare le ricette della tradizione regionale, osterie e trattorie prese d’assalto, piatti goderecci e ruffiani della cucina povera, ortaggi colti freschi, la cultura dell’orto e la cultura del biodinamico e quinto quarto in barba al plant based.

Tavoli di legno, vino rosso di qualità, spuntini e merende di campagna come frutta secca della casa o formaggi locali più o meno stagionati ricchi di gusto ed una chitarra.

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Dinner must go on.

E veniamo ad un altro cambiamento stop alle cene formali, la fine del ristorante cupo, noioso e silenzioso e largo al dinner show, largo all’allegria alla musica dal vivo e a quattro salti dopo cena. La nuova frontiera dell’intrattenimento è mangiar bene e divertirsi, tutto in un’unica location.

Una vera è propria svolta per osterie, trattorie e agriturismi che puntano sulla qualità, che non solo non conoscono crisi ma vedranno aumentare gli incassi anche durante la settimana.

Non lo diciamo noi, lo dicono i dati, lo dicono i consumatori. Tutta questa tristezza geopolitica, tutte queste continue imposizioni hanno portato le persone a prendere distanza dalla città, dove tutto costa ed aumenta di prezzo perchè tutto a sua volta aumenta di prezzo.

Non è più solo una cena fuori, non è più solo una questione di portafogli, non è solo la location, è un vero e proprio cambio di realtà, dimenticare lo stress, la noia, la routine e proiettarsi in una combinazione che ci fa stare improvvisamente bene e ci fa dimenticare tutto il resto.

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Le vendite più importanti del 2024:

Il 2024 non lascia dubbi agli imprenditori, incrementati i consumi di pizza, di carne di qualità e gelato artigianale. Contro tutte le aspettative il 2024 riconferma il grande amore per la pizza, classica o gourmet, costosa o chip, fuori o a casa purché digeribile e rigorosamente con ingredienti eccellenti.

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Medaglia d’argento al mondo della carne ed in particolare della carne alla brace, tagli di alta qualità anche esteri ma fatti a “modino” come direbbero in toscana, griglie e braci a legna, cotture lente, affumicature, senza troppi condimenti ed accompagnate da qualche bottiglia di vino rosso particolarmente interessante, magari biologico o biodinamico. Spazio anche alle bizzarre contaminazioni come il “sushi meat” una vecchia conoscenza che riprende piede, staremo a vedere.

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Terzo posto al gelato, rimane sul podio e riconferma il grande interesse dei consumatori sempre più verso il mondo del gelato artigianale e d’autore, un peccato di gola che riesce ad abbattere in piccola parte anche il grande muro della stagionalità grazie alla delusione dei formati industriali sempre più piccoli, più costosi e meno buoni.

Un anno ricchissimo di aspettative, un anno che non escludiamo riserverà molte altre sorprese, anche nel mondo del lavoro della ristorazione dove le basi solide di alcuni giganti iniziano a scricchiolare e realtà più semplici acquisiscono sempre più valore e potere di acquisto. Un anno che non mancherà di presentare i soliti interessanti appuntamenti ai quali non mancheremo perché non possiamo rinunciarvi.

Davide Caliandro

F&B Manager e Ricercatore Gastronomico

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